Cubo Libro e Piazza Mengaroni: dove comunità e azione climatica si incontrano
A Tor Bella Monaca, nel cuore di uno dei quartieri più complessi di Roma, il Cubo Libro è il centro nevralgico di Largo Ferruccio Mengaroni, ora Piazza Mengaroni, luogo centrale del quartiere.
Cubo Libro nasce nel 2009 ed è molte cose: biblioteca autogestita, spazio di aggregazione, luogo che organizza eventi culturali e ludici.
Grazie alla sua partecipazione alla comunità ClimateCommons ora è anche un luogo di consapevolezza e azione climatica, un Luogo Terzo Climatico.
Ascoltare la comunità: il primo passo verso il cambiamento
La trasformazione del Cubo Libro è iniziata con una serie di incontri partecipativi con membri di A Sud e le persone che vivono e animano quotidianamente sia lo spazio che Piazza Mengaroni, un luogo simbolo del quartiere, carico di complessità ma anche di potenziale.
A Tor Bella Monaca mancano molte cose, in termini di servizi ed opportunità, ma l’approccio dell’Appreciative Design suggerisce di focalizzarsi su ciò che abbiamo, in termini di potenzialità delle persone e dei luoghi, piuttosto che sulle mancanze.
Utilizzando la mappa dell’empatia, abbiamo cercato di comprendere le motivazioni e le aspirazioni delle persone. Tra le motivazioni emerse, due hanno guidato il progetto:
- Il desiderio di garantire benessere al proprio cerchio familiare.
- Il senso di appartenenza verso il quartiere e il rispetto verso il Cubo Libro, un luogo amato e riconosciuto come punto di riferimento, con regole che i frequentatori scelgono di rispettare, non senza attriti, per poterlo attraversare.
Questi incontri hanno rivelato che, per avvicinare le persone al tema dei cambiamenti climatici, era fondamentale partire da ciò che già contava per loro, legando i temi dell’azione climatica e dell’ecologia al miglioramento della qualità della vita della comunità e alla cura degli spazi condivisi.
Un Cubo Libro zero waste: l’esempio come punto di partenza
Consapevoli dell’importanza di dare il buon esempio, il Cubo Libro ha deciso di iniziare il proprio percorso verso la sostenibilità con azioni concrete e visibili. La sperimentazione ha coinvolto:
- La transizione verso un modello zero waste, eliminando l’uso di prodotti usa e getta durante gli eventi che regolarmente animano lo spazio.
- L’installazione di luci solari per illuminare Piazza Mengaroni, un gesto simbolico ma potente per rendere la sostenibilità parte della quotidianità del quartiere.
- L’integrazione della biblioteca con volumi che trattano di ecologia e ambiente, perché servono le giuste parole per comprendere questi temi.
Questi interventi non solo riducono l’impatto dello spazio, ma hanno il potenziale di rafforzare il legame tra i frequentatori e il Cubo Libro come luogo capace di ispirare e promuovere cambiamenti concreti.
La pineta come opportunità per il quartiere
In un secondo momento, l’attenzione si è spostata sulla pineta adiacente al Cubo Libro, un luogo di grande potenziale ma attualmente abbandonato e poco frequentato perché associato ad attività illecite. Gli incontri hanno portato a immaginare un futuro in cui la pineta possa diventare un’area di socialità, benessere e preservazione della biodiversità per tutta la comunità.
Per facilitare questa progettazione, abbiamo utilizzato lo strumento “Chiedi alla Foresta”, un gioco di carte basato sullo speculative design che stimola i partecipanti a immaginare scenari futuri ispirati al mondo vegetale.
Il “gioco” è stato ideato e sviluppato da un gruppo eterogeneo di persone che ha aderito alla comunità ClimateCommons.eu e che ci ha raggiunte a Roma per facilitare una sessione al Cubo Libro. Questo approccio ha permesso ai partecipanti di riflettere sull’uso della pineta con uno sguardo innovativo, suggerendo modi eco-orientati di rivitalizzare l’area. Gli scenari emersi, tra cui percorsi educativi immersivi, diventeranno la base per interventi futuri.
Verso un modello replicabile
Il percorso intrapreso dal Cubo Libro dimostra che la trasformazione verso la sostenibilità può nascere dal dialogo e dall’ascolto della comunità. Attraverso l’appreciative design e altri strumenti partecipativi come Chiedi alla Foresta, è possibile co-creare interventi che non solo migliorano la qualità della vita locale, ma promuovono una nuova cultura climatica.
Cubo Libro è più di uno spazio sociale e culturale: è un catalizzatore per il cambiamento e può diventare un esempio del protagonismo delle periferie urbane nel processo di trasformazione ecologica. La sperimentazione continua, ma il primo seme di una nuova relazione tra comunità e ambiente è già stato piantato.
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