Il «cantiere» dei Luoghi Terzi Climatici
I Luoghi Terzi Climatici rappresentano un’evoluzione innovativa dei Luoghi Terzi tradizionali (luoghi di incontro informale quali bar, librerie, spazi sociali, parchi pubblici…), volta a integrare pienamente le sfide del cambiamento climatico nel loro funzionamento e nella loro missione. Questa trasformazione fa parte di un approccio globale per affrontare le sfide ambientali di oggi.
Definizione di un Luogo Terzo Climatico
Ci sono alcune caratteristiche chiave che contraddistinguono un Luogo Terzo Climatico:
Uno spazio per l’educazione e l’azione: è soprattutto un luogo dedicato all’educazione e alla sensibilizzazione sulle questioni climatiche. Questi spazi offrono opportunità di co-creazione e co-sperimentazione di attività innovative di educazione al cambiamento climatico.
Un laboratorio di sostenibilità: l’obiettivo di questi spazi è dare espressione pratica ai principi della sostenibilità energetica e della riduzione delle emissioni di carbonio. Possono, ad esempio, puntare a un limite di emissioni di 2 tonnellate di CO2 a persona e incorporare la contabilità del carbonio nella loro gestione.
Un ecosistema inclusivo: i Luoghi Terzi Climatici sono progettati per accogliere un’ampia gamma di attori, compresi gli esseri viventi non umani. Promuovono un approccio “One Health” che riconosce l’interdipendenza tra salute umana, animale e ambientale.
Un luogo di benessere e resilienza: questi luoghi pongono un’enfasi particolare sulla “cura”, prendendosi cura degli individui e prestando un’attenzione specifica alla salute mentale, in particolare di fronte alla crescente eco-ansia.
Un catalizzatore per l’innovazione sociale: incoraggiano lo sviluppo del pensiero critico, l’apprendimento attraverso il fare e l’uscita dalla zona di comfort per stimolare la creatività e l’innovazione di fronte alle sfide climatiche.
Trasformazione di un Luogo Terzo in un Luogo Terzo Climatico
La transizione da un Luogo Terzo tradizionale a un Luogo Terzo Climatico prevede una serie di fasi e considerazioni:
- Avviare il processo: avviare un processo di valutazione per progettare attività di educazione al cambiamento climatico all’interno del Luogo Terzo esistente.
- Formazione e risorse: utilizzare la guida “Appreciative Design for Climate Activism in Third Places” e partecipare a una sessione introduttiva gratuita online sul metodo dell’Appreciative Design.
- Integrazione delle questioni climatiche: ripensare le attività e l’organizzazione del luogo per integrare i principi di sobrietà, biodiversità e resilienza climatica.
- Creare partnership: sviluppare collaborazioni con esperti del clima, associazioni ambientaliste e altri attori coinvolti nella transizione ecologica.
- Adattare la governance: implementare una governance aperta e partecipativa che includa le considerazioni sul clima nel processo decisionale.
- Sviluppare progetti concreti: avviare progetti locali come la produzione di cibo per la regione o la creazione di aree dedicate alla biodiversità.
- Networking: unirsi alla comunità di pratica ClimateCommons.eu per beneficiare di scambi di esperienze e partecipare alla creazione di beni comuni educativi.
Trasformando la loro missione e le loro operazioni in questo modo, i Luoghi Terzi stanno diventando attori chiave della transizione ecologica, offrendo spazi concreti dove i cittadini possono essere coinvolti, imparare e agire di fronte al cambiamento climatico. Questi luoghi incarnano una visione del “mondo dopo” da vivere oggi, combinando azione locale e consapevolezza globale delle sfide climatiche.
Buen vivir come paradigma di apprezzamento
Al centro della filosofia dei luoghi terzi del clima c’è il concetto di buen vivir, una visione del mondo che ha avuto origine con le comunità indigene dell’America del Sud. Questo paradigma apprezzativo enfatizza l’armonia tra esseri umani e natura, promuovendo una vita di realizzazione che va oltre il benessere materiale.
Nei terzi luoghi climatici, il buen vivir si manifesta attraverso:
- Un approccio olistico al benessere: integrare le dimensioni ecologica, sociale e spirituale in tutte le attività e interazioni.
- Valorizzazione delle conoscenze tradizionali: riconoscere l’importanza delle conoscenze ancestrali per la conservazione dell’ambiente e l’armonia con la natura.
- Un’economia della sufficienza: incoraggiare stili di vita e modelli di consumo che privilegiano la qualità della vita rispetto all’accumulo materiale.
- Reciprocità e solidarietà: incoraggiare l’aiuto reciproco e la condivisione all’interno della comunità e dell’ambiente.
Adottando i principi del buen vivir, i Luoghi Terzi Climatici offrono un quadro di riferimento apprezzabile per ripensare il nostro rapporto con il mondo vivente e coltivare un approccio più armonioso e resiliente alle sfide climatiche. Questa filosofia arricchisce la trasformazione dei terzi luoghi in spazi dove sperimentare e vivere concretamente un modello di società in equilibrio con la natura.
- Il «cantiere» dei Luoghi Terzi Climatici - Novembre 18, 2024